attività
Suonare l'architettura
L’idea
Che rapporti ci sono tra musica e architettura? In che modo gli elementi comuni del linuaggio di queste due forme di espressione umana sono intrecciate? A partire da queste domande Antonio Bologna, Andrea Taroppi e Fortunato D'Amico hanno condotto una ricerca volta a far risuonare esplicitamente l'architettura. Ne è emersa una installazione musicale, una mostra, un video e un libro.
L'installazione
Echi tra le volte è un brano di musica generato da un algoritmo genetico basato su calcolatore elettronico, diffuso attraverso un sistema di altoparlanti collocato ad arte all'interno dell'architettura. Le note generate, esaltano i fattori di risonanza e riverbero tipici della costruzione, materializzando sonoramente le forme e gli spazi.
La mostra
I legami tra musica e architettura sono molto stretti, anzi sono diverse istanze dell'unica modalità espressiva dell'uomo nel suo confronto con il mondo, diverse componenti di un unico sguardo di interesse per la conoscenza. Non solo arte e tecnica, ma anche etica ed emozione in un unico atteggiamento unificante della conoscenza: era questa in fondo l'impostazione del Quadrivium, una visione che ha subito nel corso dei secoli una progressiva parcellizzazione e dispersione. Recuperare oggi questa visione unificante vuol dire acquisire un rinnovato slancio per la creazione di opere nuove, nonché un criterio di giudizio realistico nei confronti delle opere del passato.
Le tappe
Echi tra le volte conosce le seguenti tappe:
Medium Size ha raccolto in video tutte le fasi di ideazione, sperimentazione e allestimento della prima tappa di Suonare l'architettura. Si tratta di un documentario di 17 minuti che contiente anche interviste di Brigitte Gilli a Andrea Taroppi e Antonio Bologna.